"Avrei un desiderio - ha confessato Giorgio Ferrara, appena riconfermato direttore del "Festival dei due mondi" di Spoleto - avere, il prossimo anno, Francesco Totti come interprete delle poesie romanesche di Pascarella, di Belli e di Trilussa".
Fra due anni, magari, il desiderio di avere Fabio Quagliarella come interprete delle poesie napoletane di Salvatore Di Giacomo, di Raffaele Viviani e di Eduardo Scarpetta. Gian Carlo Menotti, che creò nel 1958 quella che fu da subito classificata come una delle più serie e prestigiose manifestazioni culturali europee, si starà rivoltando - poveretto - nella tomba.
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