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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 1 luglio 2012

C'era una volta la fusione Inpdap-Enpals-Inps

"La fusione dell'Inpdap e dell'Enpals con l'Inps - aveva stabilito, nel dicembre scorso, il decreto "Salva Italia" - dovrà avvenire con una serie di velocissime tappe".
Ma, mentre le tappe del "Giro ciclistico d'Italia" si sono già concluse tutte da tempo e sono già iniziate le tappe del "Tour de France", delle tappe per arrivare al traguardo finale della fusione Inps-Inpdap-Enpals ancora nemmeno una. Nemmeno quella prima che avrebbe dovuto concludersi con l'approvazione del bilancio di chiusura dell'Inpdap entro, sempre per decreto, la fine di marzo. Cosicché non è potuta nemmeno partire la tappa, da concludersi entro i 60 giorni successivi, che avrebbe dovuto portare a quei decreti del Ministero del lavoro necessari per accorpare i vertici dei tre enti. E, di conseguenza, la tappa che si sarebbe dovuta contraddistinguere con la firma dei decreti ministeriali da parte di un presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, sempre più insediato al primo posto della classifica previdenziale. Solo che il presidente dell'Inps Mastrapasqua ha ritenuto che un campione come lui non se ne dovesse stare lì, con il freno tirato, dopo ancora sei mesi. E, così, si è deciso a partire da solo e ha dato incarico al suo primo gregario, il direttore generale Mauro Neri,di predisporre, entro la fine di giugno, il riassetto organizzativo del nuovo super-istituto. Ma come? Prima dell'emanazione dei decreti ministeriali? Proprio così. Tanto è vero che ora, da un momento all'altro, si attende la reazione del Ministro Elsa Fornero. Ma gli occhi del Ministro Fornero lasceranno cadere sofferte lacrime o si accenderanno di fierissima ira? L'augurio comunque è che, reagendo in un modo o nell'altro, alla fine lei riesca a portare alla naturale conclusione questa fusione che - come qualcuno ricorderà - dovrebbe portare ad un risparmio stimato - per le casse dello Stato - di ben venti milioni di euro l'anno. Venti milioni, mica bruscolini...
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