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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 5 luglio 2012

"La Favorita" e "Il Favorito" alla "Scala" di Milano

"Il soprintendente della "Scala" di Milano, Stéphane Lissner - ha denunciato "Il Giornale" - oltre a percepire un compenso annuo, compresi incentivi, missioni e rimborsi vari, di circa 850 mila euro e un premio di 300 mila euro che percepirà quando avrà terminato il suo mandato, costa al teatro 85 mila euro l'anno per l'affitto dell'appartamento in pieno centro città e 71 mila euro l'anno per l'autista che lo accompagna sempre su una extralusso "Bmw"".
Ma - ecco il punto - la "Scala" di Milano ha un bilancio così florido da potersi permettere un costo così rilevante per il suo soprintendente? Assolutamente no, considerato che, anzi, è da anni in "profondo rosso". Allora, però, il costo rilevante potrebbe essere giustificato dal fatto che il soprintendente Stéphane Lissner, il più caro del mondo, abbia ottenuto dei risultati particolarmente rilevanti durante la sua gestione. Nemmeno questo. Stando, almeno, ai critici più qualificati. Di scena da anni alla "Scala" di Milano, dunque, non "La Favorita" di Gaetano Donizetti, ma "Il Favorito" di Stéphane Lissner.
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