"Immigrati che continuano a morire nel viaggio verso l'Europa, sempre più numerosi Stati che chiudono loro i propri confini, Isis che continua a minacciare l'Occidente e ad uccidere selvaggiamente, stragi, attentati, malavita, corruzione, economie in gravi crisi, ma - da domani - il "Festival di Sanremo"".
Da domani, sì, perfino la Tv di Stato ocuperà i suoi spazi e i suoi tempi - come ogni anno - dedicandosi a questo evento sempre più costoso quanto sempre più effimero. Passerà tutto - come ogni anno - in seconda linea. Ad eccezione, guarda il caso, delle unioni civili. Perché domani, quando si comincerà a votare su una questione di così grande valore etico e giuridico, sul palco del "Festival di Sanremo" salirà a cantare Elton John con suo marito David Furnish ad applaudirlo in platea. Fatti loro, per carità, se Elton John e David Furnish hanno voluto formare una famiglia e hanno anche ottenuto di adottare bambini. Fatti loro e, magari, loro diritto. Ma mamma Rai avrebbe fatto certamente bene a non far coincidere l'evento Elton John con l'evento votazioni sulle unioni civili e sulla "stepchild adoption" in Senato. A meno che mamma Rai, ancora una volta, non abbia fatto la tradizionale antica scelta di non essere la mamma di tutti. Amorevole e sollecita, in quanto Tv di Stato, con ogni suo figlio-utente. Come per statuto, oltre che per etica, dovrebbe essere. Sempre.
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