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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 18 febbraio 2016

"Febbraro, febbraretto..."

"Al "premier" Renzi - come se non bastasse la "grana" del disegno di legge Cirinnà - sono arrivate, in queste ultime ore, altre tre mazzate. La prima: un gruppo di economisti della Luiss vicini al Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, ha fatto arrivare uno studio nel quale si dimostra che, se il Governo non cambierà rotta, saranno presto guai seri. La seconda: il Presidente della Corte dei conti, Raffaele Squitieri, ha detto chiaro e tondo che i tagli della spesa pubblica sono stati fin qui inefficaci ed inefficienti perché, soprattutto, sono ricaduti sui cittadini che si sono ritrovati con meno servizi. La terza: l' Ocse (l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) ha stimato che la crescita italiana di quest'anno sarà soltanto dell' 1% e non dell'1,6% come previsto dal Governo nel Def (documento di economia e finanza) e nemmeno dell'1,4% come già corretto nel novembre scorso".
Tre mazzate, dunque, da fare veramente male. Che riuscirà il "premier" Renzi ad assorbire iniziando finalmente, per lui e per il Paese, la terapia appropriata ed efficace? C'è da augurarselo. Ma certo che per il Matteo - come recita un vechio proverbio - "febbraro, febbraretto corto e maledetto".
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