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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 23 febbraio 2016

Uccidete quella burocrazia

"L'impresa "Bifrangi" - che, in sei sedi in quattro Paesi, dà lavoro a mille persone ed è in continua espansione - avrebbe voluto installare a Mussolente, suo stabilimento storico nel Vicentino, il più grande maglio esistente al mondo (1.500 tonnellate capaci di esercitare una pressione di 55 mila tonnellate) con la prospettiva di creare altri 500 posti di lavoro e 1000 nell'indotto".
Ma perché "avrebbe voluto installare" e non "installerà"? Perché glielo ha impedito e continua ad impedirglielo, in tutti i modi, la solita incartapecorita e obnubilata madama burocrazia. Con il risultato di costringere l'impresa "Bifrangi" a dirottare il gigantesco maglio in un suo stabilimento già nel Texas e di allargarsi anche, anzichè in Italia dove ci sarebbe bisogno di occupare personale, in due stabilimenti in Carinzia. Dove è stata accolta con tutti gli onori perché, lì, la burocrazia non è né incartapecorita né obnubilata. Il "premier" Renzi continua a proclamare, giustamente, che "bisogna smetterla con la burocrazia che ostacola". Poi però, quando si verificano episodi anche clamorosi come quello dell'impresa "Bifrangi", dopo i proclami che fa?
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