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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 2 gennaio 2012

Chi pagherà per i "cretini di Capodanno"?

"Botti di Capodanno - è il conto neppure finale - tre morti e seicento feriti, dei quali 76 bambini al di sotto dei dodici anni". "Un bilancio drammatico che non era stato mai registrato negli ultimi dieci anni - è stato osservato - nonostante le ordinanze di molti sindaci e le raccomandazioni dei Ministri dell'Interno e della Salute a non utilizzare almeno gli ordigni più pericolosi".
Che cosa dire? Che una gran parte degli italiani continua a rimanere schiava di una tradizione becera, a non capire quello che può fare e quello che non può fare neppure nel suo interesse, a non maturare. Ma tutto questo, purtroppo, è ancora scontato e non da meraviglia. C'è, però, dell'altro. C'è che molti vorrebbero giustamente sapere, a questo punto, se a tutti coloro i quali si sono volontariamente infortunati con i "botti" di Capodanno è stato fatto o sarà fatto pagare il costo del pronto-soccorso o del loro ricovero. E, addirittura, se sarà loro concesso, nei casi di amputazioni o di parziali cecità, un qualche assegno di invalidità. Ma non perché questi molti curiosi siano gente cattiva: è semplicemente gente la quale vorrebbe conoscere se, costretta a pagare ormai tutto e tutto di più in tasse e per servizi, dovrà anche accollarsi i costi sanitari e sociali di quelli che da sempre, negli ospedali, vengono definiti da medici e infermieri i "cretini di Capodanno",
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