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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 30 gennaio 2012

Sedici miliardi "pe 'u tiru"

"E' sempre in piedi un programma - si è appreso scartabellando certe carte tutt'altro che segrete - il quale prevede l'acquisto, da parte dello Stato, di 131 cacciabombardieri d'attacco "Joint Strike Fighter F-35" per una spesa, ancorché spalmabile in venti anni, di 16 miliardi di euro".
Ma a quale grande potenza militare dobbiamo muovere guerra o da quale grande potenza militare dobbiamo difenderci uno di questi giorni? E, poi, perché con questi cacciabombardieri i quali, secondo il parere di numerosi esperti, sarebbero stati utili in scenari come quelli di una ormai superata "guerra fredda" e sarebbero invece inutili nei sopraggiunti teatri di combattimento regionali? Sarebbe opportuno che qualcuno, prima di dare l'ok concreto al programma miliardario di acquisto, si ponesse a sua volta questi interrogativi. Anche perché, con i 16 miliardi, si potrebbero ottenere pacifiche e più urgenti cose. Come tremila asili nido per il costo di un miliardo, la messa in sicurezza delle tante scuole pericolanti per il costo di tre miliardi, una indennità di 7oo euro per sei mesi a tutti i lavoratori precari, la ricostruzione dell'intero centro storico dell'Aquila distrutto dal terremoto. Tanto per dire. E con tanti saluti a quanto potrebbero invece dire certi generali dell'areonautica con una sola cosa sempre in testa:
"'u tiru". "'U tiru d'a bomba".
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