Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 25 settembre 2016

E' scritto, ma non sussiste

"Il marocchino Jalal el Hanaoui - arrestato con l'accusa di istigare alla jihad sul "web" e per il quale, al processo, il pubblico ministero aveva chiesto otto anni di reclusione - è stato assolto, dalla Corte d'assise di Pisa, "perché il fatto non sussiste"".
Guardando i suoi "post", insomma, gli inquirenti e il pubblico ministero avrebbero avuto le traveggole e avrebbero letto lucciole per lanterne. Per fortuna la Corte d'assise di Pisa si è levata gli occhiali e ha letto niente di che. Con tanti saluti, anche, al Ministro dell'Interno, Angelino Alfano, il quale, il giorno dell'arresto del marocchino Jalal el Hanaoui, aveva allegramente "cinguettato" sul suo "twitter": "Un altro punto per la "squadra Stato", un'altra efficace applicazione di antiterrosimo". Ma sempre attenzione: le sentenze dei giudici non  si devono commentare, Nemmeno dal Ministro Angelino. Ognuno, dunque, si indigni e inorridisca per conto suo. In silenzio. Dentro di sé. Senza parlarne nemmeno con la mamma.
.

Nessun commento: