"Berlusconi - ha protestato l'intera sinistra politica - non può e non deve privilegiare la scuola privata depotenziando quella pubblica".
Protesta più che giusta. Istituzionalmente perché l'Italia è uno Stato laico. Socialmente perché è doveroso che venga adeguatamente sostenuta la scuola che è di tutti e non la scuola di una minoranza che ha già altri privilegi. Solo che alcuni esponenti della sinistra politica dovrebbero avere il buongusto, visto che non hanno la coerenza, di non intervenire sulla questione. Chi? Ad esempio, Giovanna Melandri che ha iscritto la propria figlia al "Collegio San Giuseppe" del Casaletto. Anna Finocchiaro che ha iscritto i propri figli in un istituto privato di Catania. Beppe Fioroni che ha iscritto il proprio figlio al liceo scientifico "Cardinal Regonesi" di Viterbo, gestito dalla Congregazione dei "Fratelli Maristi". Michele Santoro che ha iscritto la propria figlia all' istituto francese "Chateaubriand". Nanni Moretti che ha iscritto il proprio figlio all'istituto inglese "Ambrit international school". Ma dovrebbero tacere, anche, i genitori di quel tredicenne Giovanni che, al "Palasharp" di Milano si è guadagnato una "standing ovation" attaccando - magari giustamente - il Governo in carica. Dovrebbero tacere, insieme con il loro cresciuto Giovannino, perché il cresciuto Giovannino non frequenta la scuola pubblica del suo quartiere, ma l'esclusivo e carissimo istituto privato ambrosiano "San Carlo".
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