"Le autorità municipali di Reconviller - ha denunciato la signora Marilena Iannotta - hanno ucciso il suo cane perché lei non aveva pagato, per il suo possesso, i dovuti 50 franchi".
La moneta svizzera, evidentemente, va acquistando valore ogni giorno di più. Un franco, ieri, valeva più di un giovane abete che, per Natale, andava dunque abbattuto. Oggi vale già più un cane che, per una piccola somma evasa dalla sua padrona, va dunque abbattuto. Domani - chissà? - potrebbe arrivare a valere più di un immigrato africano che, per non avere trovato uno straccio di lavoro nella opulenta Confederazione, dovrebbe essere dunque abbattuto. In guardia, perciò, abeti, cani e immigrati africani: l'unico salvacondotto continuerà ad essere assicurato, soltanto, a chi non si stancherà di riempire i forzieri delle straricche banche a croce bianca su sfondo rosso. A riempirli, magari, con gli euro evasi agli Erari dei propri Paesi.
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