"Il padre del noto scrittore, giustizialista e opinionista "XY" - ha pubblicato un giornale berlusconiano - dovrà prossimamente comparire, davanti ai giudici del Tribunale di "K", per rispondere dell'accusa di truffa, ricettazione, corruzione e concussione ai danni della Asl "J".
Il giornale berlusconiano ha pubblicato nomi, luoghi e circostanze con una precisione degna del migliore "scoop". Nomi, luoghi e circostanze che qui sono stati invece sostituiti da "X", "Y", "K" e "J" per un doveroso rispetto sia nei confronti della persona rinviata a giudizio, ma non ancora eventualmente condannata, sia del figlio che - come tutti i figli - non deve essere chiamato in causa, in ogni caso, per una colpa che può o che potrebbe riguardare il proprio padre. Un doveroso rispetto, però, che piacerebbe constatare da parte di tutti. Da parte del giornale berlusconiano (che, invece, si è "buttato a pesce" sulla notizia), ma anche da parte dello stesso scrittore, giustizialista e opinionista "XY" (che, purtroppo, il doveroso rispetto continua a non dimostrare quando si tratti di occuparsi di certi altri reati ancor prima che siano ipotizzati, notificati ai diretti interessati e definitivamente sentenziati come in realtà tali).
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1 commento:
Il tentativo di dare una scossa al senso morale e al senso civico di questo derelitto Paese va oltre la rilevanza giudiziaria.
Se uno cerca di educare la gente a considerare immorali certe cose, l'esito dei processi (ammesso che si riesca a svolgerli) è una cosa separata dalle considerazioni su ciò che è opportuno fare.
Allo stesso modo, è giusto che si sappia che cosa sta avvenendo a lui e al padre. La gente - se dotata di intelligenza e se si informa - sarà in grado di distinguere le responsabilità di ciascuno e di valutare, quando sarà il momento, i riusultati delle relative indagini e di eventuali processi.
Secondo me, la cosa migliore è fornire l'informazione: poi ciascuno la interpreta come vuole e come sa.
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