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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 24 novembre 2015

Verso un "National security council" made in Italy

"Dal 9 ottobre scorso - si è comunque saputo  - il "premier" Renzi è senza consigliere militare. E non avrebbe nemmeno l'intenzione di nominarne uno nuovo".
Il "premier" Renzi, ancorché fiorentino, come la maschera milanese "faso tuto mi"? Forse, anche, il consigliere militare di me stesso? No, a questo non sembra essere ancora arrivato. Sembra, invece, che voglia creare una sorta di "National security council". Tradotto in italiano, e in italiano comprensibile, un Comitato di esperti scopiazzato da quello già da tempo sperimentato (non pare, per ora, con molto successo) dalla Casa Bianca.  "La guerra è una cosa troppo seria - ha sentenziato, ad inizio 1900, il primo ministro francese Georges Clemenceau - per lasciarla ai militari". Forse vero. Ma non sarà invece troppo seria per lasciarla ad un gruppo di esperti chissà chi coordinati - come si mormora - dall'inesperto amico Luca Lotti?
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