"Per le amministrative - aveva ripetuto, prima del voto, il "premier" Renzi - basterà, per vincere, segnare un calcio di rigore".
Il calcio di rigore però, considerati i risultati del Pd a Roma, a Napoli e a Trieste, ma addirittura a Milano, a Torino, a Bologna e un po' dappertutto, è andato abbondantemente a lato. Con i ballottaggi, ora, il Pd potrebbe tuttavia segnare con un nuovo rigore. Questa volta dovrebbe decidersi a tirarlo, tuttavia, quel Matteo Renzi il quale, oltre che "premier", è segretario del Pd. Se decidesse di abbandonare la tribuna delle autorità dov'è rimasto fino ad oggi. E, soprattutto, ove se la sentisse di metterci finalmente la faccia.
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