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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 10 giugno 2016

Meglio incontrare Putin nella lontana Russia

"Piero Fassino a Torino, Beppe Sala a Milano, Virginio Merola a Bologna e Stefano Giachetti a Roma - chi in modo più e chi in modo meno "soft" - hanno fatto arrivare, al loro segretario del partito e "premier" Renzi, l'invito a non chiudere con loro la campagna elettorale per i ballottaggi".
Il "premier" Renzi, sospettando - pur senza ammetterlo - che la sua presenza avrebbe potuto ottenere un risultato per niente positivo, ha "strozzato" per la prima volta la sua arroganza e si è voltato intorno per vedere come avrebbe potuto giustificare la sua assenza. Ah, ecco: il "Forum economico internazionale" a San Pietroburgo, nella lontana Russia. Venerdi 17 quindi, ultimo giorno per i comizi elettorali e due giorni prima dei ballottaggi, via in aereo fra le braccia del comprensivo Vladimir Putin. Per tornare in Italia, chissà, dopo i risultati dei ballottaggi. Magari con un moderno lanciafiamme "Made in Russia" da usare, come promesso, nei confronti dei suoi "ribelli". E però - si spera - senza anche un kalashnikov.
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