"Non c'è tutela adeguata verso il Presidente del Consiglio - è una dichiarazione del 19 giugno 2009 - Vogliono scalzare Berlusconi, ma non cadrà. A questo Governo non c'è alternativa".
Questa dichiarazione del 19 giugno 2009 è di Daniela Santanché, di Maurizio Gasparri, di Sandro Bondi o di qualche altro fedelissimo del Premier? No. Questa dichiarazione è - pari pari - di quell'Italo Bocchino che, ormai da qualche mese, sta dicendo e sta facendo di tutto per scalzare Berlusconi e farlo cadere. Senza, oltretutto, un filo di vergogna. Ma non per quello che sta dicendo e sta facendo esplicitamente oggi perché ognuno, naturalmente, ha tutto il diritto di pensare e di comportarsi come "gli detta dentro". Per quello, invece, che ha dichiarato ipocritamente ieri perché nessuno, chiaramente, ha il minimo diritto di prendere per i fondelli i propri elettori. E di uscirsene, all'improvviso, con una sciarpa "double face": una per ripararsi il "lato a", l'altra il "lato b".
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