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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 25 gennaio 2011

Gli affari sono affari

"Finmeccanica - è venuto alla luce chiaramente soltanto oggi - ha firmato un accordo, con il Governo libico, per una fornitura ferroviaria da 541 milioni di euro".
Perché alla luce chiaramente soltanto oggi? Perché soltanto oggi è venuto fuori che, a firmare per il Governo libico, è stato quel Said Mohammed Rashdi che è sì l'attuale "numero uno" delle Ferrovie di Gheddafi, ma che nel 1988 è stato condannato all'ergastolo, dalla Giustizia italiana, anche quale mandante di un omicidio nel suo ruolo di spietato 007. E a firmare in presenza - oltre che del presidente di "Finmeccanica", Guarguaglini - anche del Sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi. Il colmo, insomma: un importante contratto stipulato, dall'Italia, con un suo condannato all'ergastolo. A vergognosa testimonianza che 541 milioni di euro sono stati valutati, evidentemente, più di una solenne e severa sentenza giudiziaria. "Pecunia - avevano già capito i nostri padri latini - non olet". Ma, se il denaro non puzza, a puzzare senz'altro - come in questo caso - è sempre qualcos'altro e qualcun altro.
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