"Non ci sembra acconcio, ma comunque igienico - vanno lamentandosi i vigili urbani del Settimo gruppo di Roma - che Raffaella Modafferi, la nostra comandante,venga in ufficio portando con sé il cane".
Quella di portare il cane con sé a lavorare in un ufficio pubblico, allora, sta diventando davvero un'abitudine sempre più diffusa, forse una manìa o una esibizione modaiola. Lo fanno in tanti, ormai, anzi in tante. Come - a spulciare tra le segnalazioni che arrivano alla "Posta dei lettori" dei giornali - una impiegata di rango (qualcuno dice la direttrice) dell'ufficio postale, sempre a Roma, in Via Flaminia 225. La quale, ad un certo momento della mattinata di lavoro, approfittando di "dover" fare la spesa, mette il guinzaglio al cagnolino che si è portato da casa, fende la calca degli utenti in attesa davanti agli sportelli, torna dopo una mezz'oretta, rifende la calca degli utenti sempre in attesa e torna nel retro dell'ufficio con il "suo migliore amico" postino. A fargli le coccole, magari. Mentre si ingrossa la calca degli utenti in attesa davanti agli sportelli.
.
Nessun commento:
Posta un commento