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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 28 marzo 2012

Tempo di confessarsi

"Il Viminale - ha chiarito il Ministro dell'interno, Anna Maria Cancellieri - non emise alcun documento che autorizzasse la sepoltura del boss Enrico De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare né fu coinvolto in alcun modo in questo evento".
L'autorizzazione - ora è stato ufficializzato autorevolmente, dunque, quanto si è sempre saputo - venne soltanto dal Vaticano. Ma il Vaticano, a questo punto, continuerà a tacere sulla misteriosa e vergognosa sepoltura del boss Enrico De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare? Sarebbe bene che qualcuno, Oltretevere, si ricordasse che il Nazareno era solito iniziare il suo parlare con un "In verità, in verità io vi dico..." Verità che enunciava anche immediatamente. E, allora, sarebbe bene che dai Sacri palazzi, in ritardo oltretutto da troppo tempo, la verità fosse finalmente detta. Per rispetto sia nei confronti dei credenti sempre più interdetti sia della giustizia laica. Ma anche nei confronti del Nazareno che, soprattutto all'interno di quai Sacri palazzi, non dovrebbe essere così clamorosamente contraddetto ed offeso con silenzi ed omissioni. E poi è quasi Pasqua. Oltretevere, buon Dio, dovrebbero avvertire, loro per primi, il santo dovere di confessarsi.
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