Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 4 marzo 2012

Se la "reformatio" non è uguale per tutti

"La proposta di fissare un tetto agli stipendi dei "managers" pubblici - è ufficiale - è stata approvata, su proposta del Governo, da Camera e Senato".
Finalmente, dunque, una ventata di equità, di rigore e di moderazione? Con il fischio. Perché, ora, la potentissima e ricchisima "lobby" dei "managers" pubblici è già entrata in azione per evitare che la norma possa andare in vigore da subito. In quale modo? Rifacendosi al principio che sancisce il divieto di una "reformatio in peius". Con questa "reformatio in peius", in effetti, sarebbe "peius" per loro. Ma anche una "reformatio in peius" dovrebbe essere, come dovrebbe essere la legge, uguale per tutti. E, allora, perché per tutti gli italiani qualsiasi dovrebbe essere - come è stato e come ancora sarà - "peius" per loro e per i "managers" pubblici no? L'augurio è che, uno di questi giorni, qualche professore - dentro o fuori il Governo - riuscirà a spiegarlo con argomenti convincenti. Prima, magari, che gli italiani qualsiasi siano chiamati, senza potersi difendere, ancora loro a qualche altra "reformatio in peius".
.

Nessun commento: