Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 19 ottobre 2015

Vergognose ipocrisie

"La ludopatia - si legge nel sito del Ministero della Salute - non è solo un fenomeno sociale, ma è una vera e propria malattia che rende incapaci di resistere all'impulso di giocare d'azzardo o fare scommesse". Ancora: "La ludopatia può portare a rovesci finanziari, alla compromissione dei rapporti e al divorzio, alla perdita del lavoro, allo sviluppo di dipendenza da droghe e da alcol fino al suicidio".
Verità con le quali hanno sempre concordaato specialisti e sociologhi. Ma ora il Governo, nella nuova "Legge di stabilità", che cosa ha previsto? Misure contro la ludopatia da lui stesso giudicata molto pericolosa? Macché. Ha previsto di emettere un bando per altre 22 mila "sale giochi" che andrebbero ad aggiungersi ad altri 93 mila locali che già ospitano 420 mila "slot machine" con un incasso che è stato, lo scorso anno, di 84 miliardi e mezzo di euro. Di qua, dunque, i messaggi governativi contro il gioco d'azzardo, di là  il via libera ad un incredibile incremento di questo gioco. Un po' come avviene, anche, per il tabacco: di qua la campagna "antifumo", di là il Monopolio a continuare la fabbricazione di sigari e sigarette. Solo che il bravo Nino Frassica non dovrebbe dire, nello spot pubblicitario, "Ma che sei scemo?" a chi fuma. Così come non dovrebbe dirlo, eventualmente, a chi gioca d'azzardo. "Scemo" dovrebbe dirlo a chi, incredibilmente, alimenta tabacchi e "sale giochi". A chi fa, cinicamente, il baro. E non si vergogna di lucrare, in tasse, sulla pelle - addirittura sulla vita - dei cittadini più deboli: milioni e milioni - secondo i rilievi - mica quarantaquattro gatti con il resto di uno. 
.

Nessun commento: