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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 27 novembre 2010

Stefania e lo "scudo dell'anemia"

"Stefania Nobile - si è saputo - quella Stefania Nobile che, insieme con sua madre Wanna Marchi, ha trascorso anni a truffare migliaia e migliaia di persone in una trasmissione televisiva e che avrebbe dovuto scontare per questo 11 anni e 4 mesi di reclusione, ha ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Bologna, dopo solo neppure due anni, i più comodi arresti domiciliari".
Il fatto è quantomeno stupefacente. Come stupefacente è la motivazione del provvedimento: Stefania Nobile, poverina, non avrebbe potuto rimanere ancora in carcere perché afflitta da anemia e da artrite reumatoide. Due patologie che - come tutti ricorderanno - non si erano mai manifestate durante le sue effervescenti, vigorose ed atletiche comparsate truffaldine in tv. Sono sopraggiunte durante quei pochi mesi di carcere oltretutto "soft"? Può darsi di sì, per carità, visto che l'Italia è il Paese delle sorprese più inimmaginabili e incredibili. E, comunque, un'altra domanda non da poco: come trascorrerà le sue giornate chiusa in casa, ora, la spumeggiante signora? L'augurio, naturalmente, è che non trovi di nuovo il mezzo per "magheggiare" o "streghizzare" in qualche modo. E che i giudici del Tribunale di sorveglianza di Bologna, così solleciti a sorvegliarle ieri anemia ed artrite in carcere, si ricordino di sorvegliarle, oggi, se e come sta curando, in casa, quelle e non altro.
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