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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 2 novembre 2010

Travi e pagliuzze

"Berlusconi - ha scritto "Famiglia cristiana" - è sessualmente malato". "Sobrietà personale e decoroso rispetto di ciò che rappresenta dovrebbero essere - ha insistito "Avvenire" - dovere minimo di un premier". "Quando si ricoprono incarichi di visibilità - va ripetendo il cardinale Angelo Bagnasco - il contegno deve essere indivisibile dal ruolo". "Se fosse vero tutto quello che si è detto - ha affondato, a sua volta, l'arcivescovo di Chieti e Vasto, Bruno Forte - dovremmo chiederci che cosa stia succedendo a questo Presidente e perché non dimostri di essere, come dovrebbe, al servizio e a difesa della dignità delle persone soprattutto deboli".
Si scelga pure come possibilità - in attesa, naturalmente, che gli organi competenti accertino come davvero sia andato il "fatto Presidente Berlusconi-giovane marocchina Ruby"- che tutto si sia svolto per il peggio. E allora, sempre come possibilità, parole sante quelle di condanna del mondo cattolico. Solo che verrebbe da chiedersi da che pulpito vengano quelle sante parole e quelle severe prediche. Perché - come è noto anche a "Famiglia cristiana" - se Berlusconi potrebbe essere davvero "sessualmente malato," certamente sessualmente malati cono stati individuati e denunciati perfino dei vescovi oltretutto pedofili. Perché - come dovrebbe sapere bene anche "Avvenire" - "sobrietà personale e rispetto di ciò che si rappresenta" sono state due qualità vergognosamente ignorate (parola di vittime soprattutto minorenni e di magistrati inquirenti) da troppe persone chiamate a rappresentare la Chiesa e a tenere fede al giuramento della castità. Perché - come non dovrebbe dimenticare l'arcivescovo Bruno Forte - prim'ancora che un Presidente del Consiglio, proprio gli ambasciatori di Dio in terra dovrebbero essere, senza le tante eccezioni venute clamorosamente alla luce, "al servizio e a difesa della dignità delle persone soprattutto più deboli"(a cominciare dai bambini). Ma, evidentemente, proprio in un momento in cui la Chiesa è in gravissimo imbarazzo per gli scandali sessuali che hanno coinvolto tanti suoi rappresentanti e che sono stati denunciati un po' in tutto il mondo, nulla di meglio che appigliarsi a vicende laiche più o meno autentiche, più o meno gonfiate, più o meno strumentalizzate. Con tante autorevoli benedizioni al severo ammonimento del Cristo: "Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello".Amen.
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