"Gianfranco Fini oggi - ha detto lo scrittore Roberto Saviano nell'aprire il quinto "Festival internazionale del giornalismo" a Perugia - come Giacomo Matteotti ieri".
Forse è urgente che qualcuno si preoccupi di controllare le dosi - almeno - di presunzione, di autostima e di egocentrismo che l'ormai onnipresente Roberto sembra assumere, ormai, ogni mattina al risveglio. Di insegnargli, soprattutto, la storia. Il rispetto con il quale vanno onorati - almeno pubblicamente - i veri martiri delle vere dittature. E il dovere - almeno civile - di non spararle così grosse fino allo scandalo .
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