"Penso - si è rammaricato Nicola Paolo Di Gennaro, costretto a lasciare l'aula del Senato per una cella di Rebibbia in quanto accusato di tante bruttissime cose dai giudici di Firenze - penso al mio cane che già non mangia più".
Tutta la comprensione, ci mancherebbe altro, per le pene ex senatoriali nei confronti del fedele ed afflitto Rex o Fuffi che sia. Gli italiani si saranno certamente felicitati, invece, nell'apprendere che non mangiano ormai più, in seguito ai provvedimenti dei magistrati fiorentini, certi pescicani e certe iene del malaffare a 360 gradi.
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