"In Calabria - si è saputo - c'è un ospedale che, pur avendo appena 20 posti-letto, mantiene un organico di 200 dipendenti. Dieci dipendenti, cioè, per ogni ammalato".
Ma, forse, è giusto così. Divisa la giornaliera attività ospedaliera in tre turni, per ogni turno, magari, tre dipendenti potrebbero occuparsi delle esigenze sanitarie di ogni singolo ammalato, altri sei potrebbero giocare con lui a "tresette" e uno potrebbe rimanere di guardia, ma per dare l'allarme se nel frattempo fosse in arrivo , a rompere la "pacchia", qualche pur improbabile ispezione della Regione o dello Stato.
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