"Gli Stati Uniti - come si legge ogni giorno nei giornali d'Oltreoceano - continuano a battersi perché l'iraniana Sakineh Ashtiani, accusata di avere complottato per uccidere il marito, non venga condannata a morte".
Battaglia, naturalmente, giustissima e civilissima. Peccato tuttavia che, nel frattempo, gli Stati Uniti abbiano addirittura giustiziato proprio in questi giorni, con una iniezione letale in un carcere della Virginia, quella Teresa Lewis, anche lei accusata di avere complottato per uccidere il marito, ma alla quale era stato riconosciuto, perfino nella sentenza di condanna di circa otto anni fa, un quoziente di intelligenza molto basso. Ma non è la prima volta e non sarà, verosimilmente, neppure l'ultima: agli Stati Uniti, infatti, capita sempre più spesso di predicare bene e di razzolare male. Molto male. Malissimo.
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