"Le espulsioni dei rom disposte in Francia dal Presidente Nicolas Sarkozy - ha tuonato la Commissaria europea alla giustizia, Viviane Reding - sono come le deportazioni naziste di settant'anni fa".
Ognuno, naturalmente, è libero di giudicare questo tuono giusto, ingiusto o, magari, soltanto esagerato. C'è comunque, dietro al clamoroso fragore della Commissaria Reding, un fatto di non poco conto. La Commissaria Reding è cittadina lussemburghese e in Lussemburgo i rom non vengono in effetti espulsi più o meno nazisticamente, ma soltanto perché più o meno nazisticamente è severamente vietato loro di entrare. Così come, anche, a qualsiasi cittadino rumeno o bulgaro. Ma non risulta che per un fatto così di non poca importanza, la Commissaria Reding abbia mai fieramente tuonato. E nemmeno timidamente sussurrato, magari a mezza bocca, "Lussemburgo, vergogna".
.
Nessun commento:
Posta un commento