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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 26 ottobre 2010

Arroganza + ingratitudine = Sergio Marchionne

"Fiat potrebbe fare di più - ha dichiarato in una intervista in tv l'amministratore delegato Sergio Marchionne - se potesse tagliare l'Italia".
Domanda: ma perché la Fiat, ogni volta che si è trovata in difficoltà ed è entrata in crisi, non è andata a mendicare finanziamenti e aiuti miliardari in Polonia, in Brasile e nel Nord America? Senza i ripetuti interventi dello Stato italiano, fino ad oggi, Sergio Marchionne non solo non avrebbe potuto continuare a costruire quella forte azienda che ha: non avrebbe potuto continuare ad acquistare, neppure, i suoi arroganti maglioncini neri.
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1 commento:

Luca Relandini ha detto...

Sicuramente senza l'aiuto dei contribuenti italiani la Fiat non sarebbe sopravvissuta e non sarebbe ora una mutinazionale importante.
Però Marchionne ha ragione a lamentarsi del modo assurdo in cui (non) funzionano le cose in Italia, tra mancanza di produttività, di meritocrazia, di efficienza, di elasticità. Gli italiani devono svegliarsi e capire che il mondo è cambiato, e tanti Paesi che guardavamo con sufficienza (e che sfruttavamo) ci hanno già lasciato indietro su tutti questi fronti.