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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 6 giugno 2010

C'è del marcio nell'Oms

"Gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità che indussero i Governi ad acquistare dosi massicce di vaccini antivirali contro quell'influenza A che si è dimostrata, poi, poco più un raffreddore senza alcun pericolo - ha pubblicato il "British medical journal" - erano, e alcuni lo sono tuttora, consulenti delle aziende produttrici di quegli stessi vaccini".
Quando già nel gennaio scorso erano stati affacciati - su questa rubrica - seri dubbi sulla "stranezza" del procurato grave allarme partito dall'Organizzazione mondiale della sanità, molti avevano storto il naso e l'accusa era stata di irresponsabile superficialità. Bene. Questi molti, ora, sono serviti. Perché il "British medical journal" - si sa - non è il "Corriere dei piccoli" o una delle tante rubriche di chissà chi. Perché - è emerso - anche il Consiglio d' Europa sta mettendo a punto un documento nel quale verranno portate, a fine mese, "prove schiaccianti sul fatto che la pericolosità dell'influenza A sia stata enormemente gonfiata". E perché questa enorme gonfiatura - secondo calcoli già ufficializzati - ha fruttato, alle aziende produttrici del vaccino, un introito di circa sette miliardi di dollari. Dei quali - sarebbe interessante conoscere - quanti "girati" nelle tasche di quella banda di esperti, venduti e cinici senza scrupoli, all'interno dell'Organizzazione mondiale della sanità.
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