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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 18 maggio 2009

Sperperi atei

"La cattiva notizia è che Dio non esiste - aveva pagato la scritta sui bus di Genova l' "Unione degli atei e degli agnostici razionalisti" - e quella buona è che non ne hai bisogno".
Quella scritta (che ognuno, naturalmente, ha il diritto di condividere o di non condividere) era stata fatta comunque sparire, qualche giorno dopo, dai bus di Genova. E così, per riproporla e per aggiungerci dell'altro, l' "Unione degli atei e degli agnostici razionalisti" ha ora pagato una intera pagina (che non costa assolutamente poco) sui più diffusi giornali italiani. Che cosa dire? Senza entrare nel merito teologico e filosofico della scritta, una cosa soltanto. L' "Unione degli atei e degli agnostici razionalisti" ha tutto il diritto di asserire, per carità, che non c'è bisogno di Dio. Ma perché, laicamente e razionalmente, non considerare che, quanto a bisogni, i milioni spesi in tutte quelle sue pubblicità sarebbero stati meglio utilizzati per sfamare e curare tanti poveri, soprattutto bambini, che non possono essere sfamati e curati da un Dio - come loro affermano - inesistente e del quale, comunque, non ci sarebbe alcun bisogno? Se insomma Dio non esiste e tutto si può fare senza di lui, loro però esistono e potrebbero darsi da fare loro con iniziative laicamente concrete ed umanitarie. Tutto il resto è niente. E dunque, non comportandosi umanamente loro per primi, sarebbero nulla anche loro. Perché Dio, certo, può essere anche un concetto, una fede, un'illusione. Ma la povertà e la malattia che uccidono i diseredaati del mondo sono una realtà che possono vedere e toccare ogni giorno tutti. Compresi, appunto, gli atei e gli agnostici razionalisti.
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