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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 20 aprile 2009

Giustizia da capire

"Ventidue pericolosi mafiosi baresi - è la notizia - sono tornati in libertà perché i giudici non hanno depositato in tempo utile la sentenza di condanna in primo grado".
Un fruttivendolo del mercato rionale, non facendosi capace del fatto, è andato chiedendo per diversi giorni, ai suoi clienti, "che cavolo avessero dovuto affrontare i giudici per non potersi occupare di quella pur importante sentenza". Ma il fruttivendolo - si sa - è un contadino ignorante che non può capire. Che sa benissimo - per carità - come, dove e quando fruttifichi una pera o un cocomero, ma che non ha la minima idea di come, dove e quando fruttifichi l'italico diritto. Un sempliciotto, insomma. Mica come Tonino Di Pietro, Michele Santoro e Marco Travaglio che della Magistratura e di molti magistrati hanno capito benissimo tutto già da tempo.

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