"Benché in Italia sia stato vietato - fin dal 1992 - lavorare, esportare e tanto meno importare amianto, nel 2011 e nel 2012 l'Italia è stata invece il massimo importatore di tale pericolosissimo aggregato di minerali e, nientemeno, dall'India: ben 1.040 tonnellate, su un totale generale di 1.296, "lasciando le briciole" a Paesi importatori come il Nepal, la Nigeria, il Kenya, il Ghana e il Camerun".
Non si tratta di una notizia incontrollata: è sufficiente, per trovarla ufficialmente, entrare nel sito dell' "Ufficio governativo indiano delle risorse minerarie" (www.ibm.go.in) e avere conferma dall' "Agenzia italiana per le dogane" la quale, anzi, ha fatto sapere che tali importazioni sono continuate anche nel 2013 e nel 2014. Ma, per avere idea della sua gravità, sapere che il pubblico ministero di Torino, Raffaele Guariniello, ha aperto, appena conosciuto il fatto, una immediata inchiesta. Riuscirà però da solo, il pubblico ministero Guariniello, a fare piena luce su chi abbia dato l'assenso a questa "importazione vergogna", perché l' "Agenzia delle dogane" non sia intervenuta direttamente a bloccarla o a segnalarla, nelle tasche di chi siano finiti quei 25 milioni frutto, soltanto, di quelle incredibili operazioni del 2011 e del 2012? Senza contare, cioè, quelle che si sarebbero ripetute nel 2013 e nel 2014? Non sarebbe male, allora, se intervenissero a dargli concretamente una mano i Ministri degli Esteri, dell'Economia, dell'Ambiente e della Salute. Se non fosse troppo disturbo.
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