"Silvio Berlusconi - ha dato il suo parere la Procura di Milano - non merita il richiesto sconto di pena di 45 giorni, ma dovrà espiare l'intero anno di affidamento ai servizi sociali".
Il parere della Procura di Milano, però, non è vincolante e così, ora, sarà invece vincolante quello del giudice di sorveglianza Beatrice Crosti. La quale, comunque, potrebbe concordare sul fatto che Silvio Berlusconi non meriti alcuno sconto di pena. Ma non perché non si sia ben comportato con gli anziani della "Sacra Famiglia", anzi. Ma perché, in un paio di occasioni, è venuto meno alla condizione di non parlare male dei magistrati e della Giustizia. Silvio Berlusconi, specialmente in questi ultimi giorni, si è invece detto sempre sicuro di poter riacquistare in anticipo libertà e diritti. Ma si è dimenticato, evidentemente, di quelle sue incaute "sparate" contro i giudici. Oppure ritiene che la sua "sorvegliante" Beatrice si mostrerà buona e santa come la Beatrice di Dante nella "Divina Commedia"? Solo che, allora, non ha considerato trettarsi di commedie ben diverse: quella sua è infatti umana. Particolermente umana. Particolarmente terrestre.
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