"In Niger - durante le ultime violente manifestazioni di protesta contro le vignette su Maometto pubblicate, da "Charlie Hebdo", a Parigi - sono state incendiate una cinquantina di chiese cristiane".
Ma che c'entravano, con le vignette di Parigi, le cinquanta chiese nigeriane di Santa Romana Chiesa? E la chiara dissociazione di Papa Francesco da una satira oltre certi limiti, nei confronti delle religioni, non è arrivata anche attraverso le emittenti del Niger? Ecco l'ennesima prova, allora, che le orribili violenze di un certo mondo islamico se ne infischiano, oltre che delle democratiche manifestazioni laiche dell'Occidente, anche dei pii ammonimenti di Santa Romana Chiesa. E che allora, se non si ha il coraggio di reagire in modo unitario e serio, il coraggio, almeno, di non prendersi per i fondelli innalzando inutili muraglie di fragile retorica. Dalle tribune dei vari "mass media" come dai pulpiti delle varie confessioni religiose. Ma, soprattutto, dai più alti scranni delle Istituzioni internazionali.
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