"Il rapporto deficit-prodotto interno lordo - ha fatto conoscere l'Istat - ha raggiunto, nel terzo trimestre 2014, il 3,5%, con un aumento dello 0,2% rispetto al terzo trimestre 2013, e uno 0,5% in più rispetto a quel 3% che consentirebbe all'Italia di rimanere in linea con i parametri europei e di non aspettarsi sorprese spiacevoli dall'Unione".
E il Governo? Ufficialmente il silenzio, anche se, in ambienti del Ministero dell'Economia, si mormora che il fatidico 3% dovrebbe essere stato raggiunto in extremis, nel dicembre scorso, con gli introiti generali delle imposte sulla casa, degli anticipi relativi al 2015 e dalle limitate emissioni di quei titoli di Stato che - come noto - comportano il pagamento di interessi agli acquirenti. Ma, ecco, dovrebbe essere stato raggiunto. E se non fosse stato invece raggiunto? Gli italiani sarebbero costretti a subire, ancora una volta, maggiori tasse e minori servizi. Da non credere.
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