"Il "premier" Renzi e il Ministro dell'Economia Padoan - secondo voci solitamente bene informate - starebbero meditando di chiedere, al Parlamento, lo slittamento dell'esercizio della delega del tormentato decreto legislativo "Fisco-contribuenti" addirittura a settembre".
Poiché questo significherebbe che cittadini ed imprenditori dovrebbero attendere in sostanza il prossimo anno per vedere messi in pratica gli effetti di questo decreto, che cosa risponderà il Parlamento? In attesa dell'eventuale richiesta del "premier" Renzi e del Ministro Padoan e dell'eventuale conseguente risposta del Parlamento, hanno intanto risposto, in merito al "caso", gli esponenti più significativi della minoranza pd. Pierluigi Bersani più moderatamente: "Non guasterebbe, se Renzi venisse a spiegare alle Camere che cosa è successo e che cosa sta succedendo". Pippo Civati più amaramente ironico: "Più che una manina (nell'inserire il contestato articolo 19 bis nel decreto legislativo) quella di Renzi è stata una manona... Una volta queste leggi si chiamavano "leggi vergogna". Oggi non le chiamiamo più così perché le facciamo noi". Massimo Michetti più fortemente aggressivo: "Renzi deve venire in Parlamento a spiegare, per filo e per segno, quale testo sia stato licenziato dal Ministero dell'Economia; quale testo è arrivato in Consiglio dei Ministri e, se ci sono state modifiche, chi le ha apportate; se in Consiglio dei Ministri c'è stato dibattito e chi vi è intervenuto; quale testo, infine, è stato varato e come, in base a quali procedure, è stato poi ritirato". Francesco Boccia ancora più inesorabile: "Sarebbe più dignitoso e coraggioso riconoscere Berlusconi come interlocutore politico e dire sì alla grazia invece di infilare un codicino in uno strumento legislativo e nascondere la manina. Su temi così delicati non si può usare un provvedimento per fare uno scambio. Renzi ha scelto la via del "Patto del Nazareno"? Vada fino in fondo e poi si confronti con il Pd... Vedo un'ipocrisia dilagante nella dirigenza del partito". Replicherà, a questo "fuoco amico", il "premier" Renzi? Probabilmente, come suo costume, alzerà le spalle e tanti saluti. Potrà uscirsene, tutt'al più, con il consueto "State sereni".
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