"L'aautoptoclamatosi Stato islamico - per rendere più credibile il suo obiettivo di conquistare Roma almeno entro il 2020 - ha pubblicato una mappa in cui evidenzia i vari Paesi dai quali sferrare attacchi missilistici e le varie tappe del suo percorso verso la Capitale del cristianesimo: Marocco, Tunisia, Albania, Kosovo, Bosnia date, evidentemente, già nel frattempo sottomesse prima del 2020".
Mentre sembra non esserci alcuna seria preoccupazione da parte del Governo italiano, una seria preoccupazione, l'unica, c'è invece ai vertici dei terroristi islamici: come avere la meglio, sulla via per Roma, della mafia. Quella mafia che loro ritengono, magari neppure tanto a torto, la forza più potente oggi in Italia e che, così ormai radicata nell'intero territorio, potrebbe costituire loro un certo ostacolo. E, allora, doppia vergogna. Di qua uno Stato italiano rinato dalla Resistenza al nazifascismo, ma che continua a non prendere sul serio la follìa lucida e determinata di uno Stato islamico nato dal fanatismo assassino, di là uno Stato islamico che, pur nato dal fanatismo assassino, afferma di temere soltanto il potere e la forza dell'italica mafia. Presidente Mattarella, pur uomo di poche parole, lei che ne pensa? Che ne pensa dell'una e dell'altra cosa?
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