"Il Capo del Dipartimento federale delle finanze svizzere, Eveline Widmar Schlumpf, e il Ministro italiano dell'Economia, Pier Carlo Padoan - nella mattinata di oggi - hanno firmato un accordo grazie al quale, di fatto, le nostre autorità potranno immediatamente individuare, ora, potenziali evasori che stiano detenendo i loro patrimoni nelle banche elvetiche".
"Un successo - ha entusiasticamente commentato il "premier" Renzi - perché ciò consentirà il ritorno di molti miliardi al nostro Stato". Giusto entusiasmo. Anche se appare onesto ricordare che l'Italia, per lungo tempo, non si è mostrata affatto interessata a concludere tanto che, nell'autunno scorso, proprio il Capo del Dipartimento federale delle finanze svizzere aveva così investito il nostro Governo: "Basta con i vostri incredibili ritardi: sono due anni che dobbiamo concludere l'accordo fiscale... La mia pazienza ha un limite: l'accordo va dunque trovato, al massimo, entro la primavera prossima". E il nostro Governo, così, si è mortificato, si è finalmente attivato e, questa mattina, l'accordo appena prima dell'arrivo della primavera e la partenza della pazienza svizzera. Se dunque si riuscirà a recuperare qualche miliardo illegalmente detenuto da italiani nelle banche elvetiche (se ne ipotizzano almeno dodici) gloria, onore e grazie non tanto al nostro Governo tirato per le orecchie quanto alla giustamente dura ed inflessibile signora Eveline Widmar Schlumpf. Questa volta l'italico "Speedy Gonzales" l'ha fatto correre lei.
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