"Papa Francesco - ha confermato il cappellano di Montecitorio, monsignor Lorenzo Leuzzi - non celebrerà quest'anno, con i politici italiani, una Messa in occasione della Pasqua".
L'anno scorso, durante l'omelia, aveva puntato il dito contro quella "classe dirigenziale" che "si era allontanata dal popolo e si era chiusa nel proprio gruppo, nel proprio partito, nelle lotte interne". E aveva lanciato l'anatema contro i corrotti "per i quali non c'è salvezza". La "classe dirigenziale", però, non ha fatto tesoro di quel santo dito puntato e di quel santo anatema. Anzi. Si è allontanata ancor più dal popolo, si è chiusa ancor più nei suoi interessi, non ha rinunciato alla corruzione. Nessun pentimento e nessun buon proposito,ma, anzi, un maligno persistere nei suoi peccati. E di qui, evidentemente, il "non possumus" di Papa Francesco. Il suo deluso "non sunt digni". Che vadano all' inferno. E così sia.
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