"Boris Nemtsov - uno dei "leader" dell'opposizione al presidente Vladimir Putin - è stato assassinato, con quattro revolverate alla schiena, a pochi passi dalla Piazza Rossa".
Vladimir Putin non poteva non condannare ufficialmente l'omicidio, lo ha ipotizzato come un atto provocatorio, ma ha anche definito Boris Nemtsov "uno qualsiasi". Ma Boris Nemtsov non era "uno qualsiasi". Non tanto perché proprio domani avrebbe dovuto capeggiare una manifestazione contro Vladimir Putin quanto perché stava per pubblicare un "dossier" sulla presenza delle truppe russe in Ucraina con particolari molto compromettenti per il presidente e per il suo Governo. Altro, dunque, che "uno quasiasi": uno libero e coraggioso. Uno, come è sempre avvenuto nei regimi dittatoriali, anche in quelli con la maschera posticcia della democrazia, da eliminare alla svelta. Un atto provocatorio, certo, ma compiuto da chi?
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