"Quello che sta avvenendo in queste ore alla Camera - d'altra parte - è la desolante controprova della santa delusione e del santo sdegno di Papa Francesco".
Sarà interessante conoscere, ora, se arriveranno al più presto, anche, una laica delusione e un laico sdegno. Ma, soprattutto, un laico quanto ancor più forte invito, al Parlamento e al Governo, a farla finita con contrapposizioni interessate e da osteria. Con minacce e controminacce da bulli da stadio. Con ricatti e, perfino, con tentativi di vergognosa compravendita di deputati. Il nuovo Presidente della Repubblica, sicuramente, non si era illuso di vivere tranquillo e sereno al Quirinale. Forse, però, non si aspettava tanto. Fino a questo punto. Ma ora è lì e non dovrebbe sottrarsi ad un intervento più che severo. Le minoranze tutte gli hanno chiesto di essere ricevute. Sarebbe imbarazzante se, nelle forme naturalmente consentite dalla Carta costituzionale, non le ricevesse. Se ha accettato la bicicletta - con tutto il rispetto - non dovrebbe rifiutarsi, ora, di pedalare.
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