"Partirà entro marzo - ha deiso il "premier" Renzi - quella riforma della Rai che ha l'obiettivo principale di sottrarla al controllo dei partiti".
Deciso così, più che ottimo. E finalmente. C'è però chi è convinto, sia all'interno della Rai che all'interno di molti partiti, che il "premier" Renzi stia anche lavorando alacremente per piazzare suoi fedelissimi nel Consiglio di amministrazione dell'ente pubblico radiotelevisivo in scadenza nel prossimo luglio. Ma allora, se così fosse davvero, altro che ottimo: pessimo. Perché non sarebbe certo una garanzia, quanto a libertà e indipendenza di informazione, passare da una Rai controllata dai partiti ad una Rai controllata dal Governo. Ad una specie di Eiar, insomma, controllata dal Minculpop durante il periodo fascista.
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