"Sulla Palestina - alla Camera - sono state approvate due mozioni: una in cui "si impegna il Governo a promuoverne il riconoscimento quale Stato democratico e sovrano entro i confini del 1967", un'altra in cui "si impegna il Governo a promuovere il raggiungimento di una intesa politica tra Al-Fatah e Hamas che, attraverso il riconoscimento dello Stato di Israele e l'abbandono della violenza, determini le condizioni per il riconoscimento di uno Stato palestinese".
Due mozioni, dunque, sostanzialmente differenti. In contrasto clamoroso fra loro. Da schizofrenia pura o da consueta furbizia italiota? In modo, cioè, da cercare di accontentare un po' e di non scontentare troppo palestinesi e israeliani? Palestinesi e israeliani i quali, infatti, un po' si sono accontentati e non molto scontentati, ma molto si sono sorpresi. Come dovrebbe essersi sorpreso, anche, il nostro Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Il quale, ora, come si regolerà con le due contrapposte mozioni? Le metterà in un sacchetto, ne estrarrà una e su quella baserà la posizione ufficiale dell'Italia? Veramente da pianto. Pianto, il numero 65 nel sacchetto della "tombola".
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