Benvenuti

"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 22 febbraio 2015

L'intervento di Laura

"Si doveva tenere conto anche dei pareri contrari, al decreto sul "Jobs act", espressi dalle Commissioni di Montecitorio e di Palazzo Madama - non si è trattenuta la Presidente della Camera, Laura Boldrini - L'idea di avere un uomo solo al potere non mi piace perché non rispetta l'idea di democrazia".
Non si è trattenuta avendone facoltà oppure no in quanto Presidente della Camera e, dunque, con il dovere di essere "super partes"? Questione di fino. Di fine interpretazione costituzionale. Ma che i più ritengono un intervento al limite corretto. Perché la Presidente Boldrini non ha "toccato" la sostanza e il contenuto del decreto del Governo - come l'ha accusata, invece, la vicepresidente del Pd, Debora Serracchaiani - ma ha voluto sottolineare - proprio in quanto "ruolo terzo, di garanzia" - come il Parlamento tutto debba essere rispettato sempre e comunque. Nulla di più e al di fuori, dunque, di quanto istituzionalmente le compete. Anche se c'è chi osserva che la Presidente Boldrini, in altre occasioni, non ha mai fatto valere così forte, però, il suo ruolo di "terzo garante". E chi, più malignamente, spiega il fatto così: la Presidente Boldrini, dietro il suo intervento, legittimo o no, ha voluto spedire un messaggio. A chi? Ove la malignità avesse un fondamento di vero, non mancheranno occasioni, nemmeno troppo lontane nel tempo, per scoprirlo e per capirlo.
.

Nessun commento: