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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 3 febbraio 2015

La mano tesa di Toti e il morso di Brunetta

"Raffaele Fitto - ha teso la mano il portavoce di "Forza Italia", Giovanni Toti - trasformi le sue idee di opposizione in idee di gestione: entri dentro con un patto generazionale, un "patto dei quarantenni"".
Raffaele Fitto, però, non ha ancora allungato la sua mano verso quella di Giovanni Toti. La mano di Giovanni Toti, invece, l'ha morsa a sangue Renato Brunetta con questa dichiarazione: "Io allargherei l'intenzione di Toti. Oltre al patto dei quarantenni con lui e coscritti, vedo molto bene il patto dei settantenni con Berlusconi, quello dei sessantenni con me e Romani, quello dei cinquantenni con Daniela Santanché, quello dei trentenni con Calabria e Giammarco, quello dei ventenni e, giù, fino al patto con le giovani marmotte. Uno per tutti, tutti per Toti". Veramente feroce più che irridente. Ma, soprattutto, esagerato. Nemmeno Giovanni Toti avesse lanciato la proposta per un "patto degli alti" per escludere i bassi.
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