"In una sola settimana - sondaggio di "Ixé" per "Agorà" - la fiducia degli italiani nel Governo è scesa dal 37% al 33% e quella nel "premier" Renzi (che solo a settembre scorso era addirittura del 50") dal 39% al 37%".
Come mai questa veloce e progresiva discesa di fiducia? L'interpretazione degli esperti è che gli italiani stanno credendo sempre meno che l'arte affabulatoria di Matteo Renzi sia in grado di risolvere i problemi più urgenti del Paese e, dunque, non riesce più a toccare le corde del sentimento popolare. Andando incontro, tra l'altro, al fallimento della sua intenzione di allargare a sinistra i consensi per il Pd. Sempre secondo il sondaggio di "Ixé", infatti, di fronte alla sua discesa, sono invece salite quella "Sinistra Ecologia Libertà" ( più 3,7%) e quella "Rifondazione comunista" (tornata vicina al 2%) le quali, comunque, non è che si fossero dichiarate pronte al suo "abbraccio". Ieri, intanto, c'è stato l'ultimo incontro tra il "premier" e il Capo dello Stato uscente. L'augurio è che nonno Giorgio abbia raccomandato al suo nipotino Matteo, per l'ennesima volta, di parlare meno e di agire di più.
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