"Il "premier" Renzi - appena appresa la notizia del viadotto inaugurato sulla Palermo-Agrigento e già crollato appena dieci giorni dopo - non ha esitato un secondo a far sapere che esigerà il pagamento certo ed immediato, economico e penale, da parte dei responsabili".
Un "premier" Renzi, dunque, doppiamente "Speedy Gonzales". Anche perché il crollo del viadotto siciliano, al di là dell'aspetto scandaloso, gli è venuto come "il cacio sui maccheroni". Chi sono mai, infatti, questi responsabili chiamati a pagare con tanta determinazione? Sono i dirigenti e i tecnici del raggruppamento di imprese "Bolognetta s.p.a" di cui fa parte non tanto la "Tecnis s.p.a." di Catania quanto la "Cooperativa muratori e cementieri" di Ravenna e il "Consorzio cooperative costruzioni" di Bologna. Sono i dirigenti e i tecnici, insomma, delle due cooperative costruttrici emiliane da sempre storicamente vicine a quelli che furono il Pci, il Pds, i Ds ed ora vicine al Pd, ma tuttora legate non a Matteo Renzi quanto, invece, alla "vecchia guardia" da lui "rottamata" e che adesso gli fa opposizione. Incredibili stranezze: quando il crollo di un viadotto può perfino minacciare il crollo di un'opposizione all'interno di un partito.
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