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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

sabato 10 gennaio 2015

Angelino l'incompleto

"L'Italia e Roma - ha informato la Camera il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano - sono anch'esse nel mirino dello Stato islamico, ma non c'è da temere perché i nostri servizi segreti sono in allerta ed efficienti".
Ma saranno sufficienti servizi all'erta ed efficienti? In Francia, come si è dovuto tristemente constatare, non lo sono stati. A meno che i nostri non siano  - come si spera - migliori. Resta però il fatto che il marocchino Kalid Chauki, prima di essere eletto nelle liste pd alla Camera, era stato ospite di un certo Amir Issa che, nel suo video "Ius music", cantava letteralmente "Da Palermo a Torino scoppierà un casino" e dava asilo a "rapper" i quali incitavano all'odio mortale. Come, ad esempio, quell'Anas al Abbondi che a Brescia "rappava" tranquillamente "Il martirio mi seduce, voglio morire a mano armata, tengo il bersaglio sulla Crociata" e fu sì arrestato, nel giugno 2013 per "addestramento finalizzato al terrorimo internazionale", ma poi rilasciato dopo appena pochi giorni. Distrazioni, allora, nel caso di Amir Issa e di Kalid Chauki, dei pur allertati ed efficienti italici servizi segreti? E decisione incomprensibile, nel caso di Anas el Abbondi, dei giudici che lo hanno rilasciato in quattro e quattrr'otto come se nulla fosse stato? Forse il Ministro degli Interni farebbe bene a speificare nei particolari anche questi - e, purtroppo, non unici epidodi - per descrivere un'Italia e una Capitale davvero così fortemente tutelate. In questo caso, andrebbero ad ascoltarlo - chissà? - più di  quelle decine di deputati che lo hanno seguito, ieri, durante la sua informazione incompleta.
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