"Il tasso di disoccupazione - ha fatto conoscere l'Istat - è salito, a novembre scorso, al 13,4% con un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente. Peggio ancora per quanto riguarda i giovani: tasso di disoccupazione al 43,9% in rialzo, sempre rispetto ad ottobre, dello 0,6%. Complessivamente - sempre secondo i dati Istat - i disoccupati, a novembre scorso, hanno insomma raggiunto i tre milioni e 475 mila, dei quali 729 mila giovani".
Nuovo record negativo, quindi, dal lontano 1977. Di fronte al quale il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, non ha saputo dichiarare di meglio che occorre attendere, per i prossimi mesi, le ricadute positive del "Jobs act" e della "Legge di stabilità". Ma, ammesso che queste ricadute positive si concretizzeranno chissà in quali prossimi mesi, nel frattempo che cosa? Niente. I tre milioni e mezzo di disoccupati - augurandosi che non debbano ancora aumentare - restino a casa o vadano ai giardinetti. Ma naturalmente, anche loro, renzianamente sereni.
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